Rifugio Brandet

Val Brandèt, in Valcamonica a quota 1320 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
S. Antonio (m 1127)

Arrivo :
Rifugio Brandet (m 1320)
Dislivello Complessivo :
m 193
Tempo di percorrenza :
30 min
Elementi di interesse :

Itinerario Sintetico :

Bellezza ( 0 / 5 )
Fatica ( 0 / 5 )
Pericolosità ( 0 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.137779° N 10.220000° E

GALLERIA IMMAGINI

DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: R. Moiola

Il rifugio Val Brandet si trova in provincia di Brescia, nell'omonima valle, più precisamente all'inizio di un bosco di conifere la cui zona è anche chiamata "Fontana Mora", per via di una sorgente d'acqua che si trova nei pressi. Questa struttura è raggiungibile senza un eccessivo sforzo per tutti gli amanti della montagna. Proveniendo dall'Aprica, dopo circa 5 Km e a circa 2 km da paese di Corteno Golgi si giunge, lungo la statale, ad una località chiamata "Campagnola", presso la quale si svolta a destra e ci si avventura nella Val Brandet. Dopo soli 3 km si approda all'abitato di S. Antonio (m.1127), ove è possibile parcheggiare; non è infatti possibile proseguire oltre con autovetture a causa del divieto assoluto al traffico (siamo nel cuore della Riserva Naturale delle Valli di S. Antonio, istituita nel 1983). Da qui si prosegue quindi a piedi, passando tra le baite dell'abitato di S.Antonio e guadagnando successivamente quota grazie ad una ripida strada in pavè lunga alcune centinaia di metri, che diventa poi una strada sterrata immersa tra pascoli e boschi. Dopo circa mezz'ora dal parcheggio, con soli 200 metri di dislivello si è al rifugio, una recente costruzione che mantiene comunque le sembianze delle vecchie baite montane. Proseguendo, ad una quindicina di minuti dal rifugio è possibile sostare per un rilassante pic-nic presso il "Ponte della Gallina" (m.1387); ed aggiungendo un tempo analogo si raggiunge la Malga Casazza (m.1474), base per escursioni più faticose. E' possibile inoltre praticare la pesca lungo le acque del torrente che scorre accanto al nostro tragitto, oppure andare per funghi (in ambo i casi occorre munirsi di permessi, da procurarsi presso Comune, Pro Loco o strutture Pubbliche autorizzate a rilasciarli). La parte medio-alta della valle e' inserita nell'Azienda Faunistica della Val Belviso - Barbellino e ciò significa che durante le escursioni non e' difficile imbattersi in qualche esemplare di capriolo o, più in quota, di camoscio.

VEDI ANCHE

APPROFONDIMENTI

COMMENTI

Per procedere occorre essere utenti registrati, inserisci i tuoi dati:

Oppure Registrati.