Rifugio Tagliaferri

Al confine tra alta Val Belviso e alta Valle del Vò a quota 2328 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
Ponte Frera (m 1350)

Arrivo :
Rifugio Tagliaferri (m 2328)
Dislivello Complessivo :
m 978
Tempo di percorrenza :
4 h
Elementi di interesse :
fauna selvatica (aquila, camosci, marmotte, ecc.) - flora (Viola Comollia, endemica della zona alta) - archeologia (incisioni rupestri nei pressi di Malga Torena, forni fusori in zona Venano-Belviso, tratti di antico percorso militare se si opta per l'itin
Itinerario Sintetico :

Bellezza ( 4 / 5 )
Fatica ( 3 / 5 )
Pericolosità ( 3 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.055321° N 10.114411° E

GALLERIA IMMAGINI

Se vuoi collaborare clicca qui ed inviaci le tue immagini 

DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: A. Stefanini

Dalla Valtellina si raggiunge dalla diga di Frera, lungo la Val di Belviso, con i sentieri n. 312 (ex 12) e 315 (ex 13), passando per il rifugio Cristina, in circa ore 4:30 - (6:30 se si percorre l'itinerario descritto in seguito)(*).
Da Schilpario, in provincia di Bergamo, si raggiunge percorrendo il sentiero n. 413 in ore 4.00. Si sale lungo la Valle di Vò, superando sulla sinistra le cascate e proseguendo poi per i piani di Venano fino al rifugio. Degna di nota è la presenza di palestra di roccia attrezzata per arrampicata sportiva.

(*)
ANDATA: Dalla Palazzina Falck s'imbocca il sentiero 317 (ex 7) e si raggiunge in ca. 2 ore la piana con il Lago Nero Torena (m 2036), dalla caratteristica isoletta. Salendo in direzione della malga e dell'imponente Monte Torena (m 2911) si raggiunge in 15' il magnifico Lago Verde (m 2073). Da qui si torna indietro per la stessa strada fino al bivio (m 1950 ca.) per Malga di Pila, sentiero 301-GVO (Gran Via delle Orobie). Si attraversa presto il torrente Fraitina su un ponte di tronchi e si arriva quasi in piano in ca. 2 ore a Malga Pila (m 2012).
Successivamente, in prossimità del torrente Belviso, si lascia la GVO (che prosegue verso Malga Demignone) e s'imbocca a destra il sentiero 315 (ex 13), che in ca. 40' porta al Passo Venano e, pochi metri oltre, al Rifugio Tagliaferri (m 2328), accolti sempre cordialmente dall'eccezionale cuoco Cesco Tagliaferri.

RITORNO: Altamente consigliable per la spettacolarità il ritorno lungo il sentiero n. 416 - tratto del Sentiero Naturalistico Antonio Curò, oltre che del Sentiero Italia-Lombardia Sud. Si sale dapprima dolcemente in direzione est verso il Passo del Vò (m 2368), indi con uno strappo più ripido verso il Passo Demignone ( 2485). Dopo aver superato quota 2500, il sentiero prosegue prima in saliscendi e poi in discesa verso Passo del Veneròcolo (m 2314).
Frequenti tratti con catena di sicurezza, ponticelli sospesi e costante cura fanno della parte centrale del percorso Venano - Veneròcolo una emozionante camminata tra pareti di roccia e strapiombi, simpatici incontri e grandi panorami (Concarena, Tredenus, Camino, Presolana, Guglielmo). Ricche la flora, specie in estate, con la Viola Comollia su tutto. Altrettanto copiosa la fauna, con camosci isolati o in branchi, l'aquila, ecc. Dal Passo del Veneròcolo e i suoi bei laghetti turchini si scollina verso sinistra in direzione Magnolta di Aprica (4 ore per la malga dove arriva la funivia, almeno 5 per il paese). Lunga camminata in dolce discesa, con dominio sulla grande valle di Campo e la sua malga e, circumnavigato il Foppo Alto, sulla valle di Pisa (possibile salita al lago omonimo). Volendo chiudere il giro e tornare al punto di partenza (Ponte Frera e la Palazzina Falck) conviene a un certo punto lasciare la GVO e imboccare in discesa abbastanza ripida il sentiero 331 (ex 10), passando per Malga Nembra e poi per il bosco fino all'area picnic e ai parcheggi.

ALTRI ITINERARI
Da Val Demignone per sentieri 311-301 (tratto Sentiero dei Camosci)
Da Val di Campo per sentieri 332 (del Passo Veneròcolo), poi 416

VEDI ANCHE

APPROFONDIMENTI

COMMENTI

Per procedere occorre essere utenti registrati, inserisci i tuoi dati:

Oppure Registrati.