Bivacco Aprica Corna dei Cavalli

In località Corna dei Cavalli a quota 2227 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
Cabinovia Magnolta a valle (m 1200) - in quota (m 1890)

Arrivo :
Bivacco Aprica (m 2227)
Dislivello Complessivo :
m 1227 / m 337
Tempo di percorrenza :
2 h
Elementi di interesse :
Fauna (marmotte, camosci, aquila, ecc.) - Flora tipica alpina
Itinerario Sintetico :
Da Aprica per la strada sterrata di servizio alla stazione a monte della Magnolta, oppure dalla stazione a monte stessa (1890 m) con i sentieri 326-301 GVO (ex 6) e 330 (ex 15). Raggiungibile anche dal Lago Palabione con i sentieri 327 e 330 (ex 17 e 15).
Bellezza ( 2 / 5 )
Fatica ( 2 / 5 )
Pericolosità ( 2 / 5 )
Coordinate GPS : 0.000000° N 0.000000° E

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DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: D. Discacciati corretto e integrato da A. Stefanini

Il bivacco è situato in località “Corna dei Cavalli”, sul versante ovest della costiera che da Dosso Pasò corre alla Cima Cadin (m. 2575 entrambe).
Dobbiamo innanzi tutto raggiungere l’Alpe Magnolta (m. 1890). Possiamo farlo usufruendo della cabinovia che parte dal Passo Aprica, impiegando solo nove minuti (orari: 8.10 – 12.15 e 13 – 16.45), oppure a piedi, lungo la sterrata che sale a tornanti sotto la stessa; in tal caso impiegheremo circa h. 1.30.
Dalla stazione a monte ci si incammina lungo la stradina in lieve salita (segnavia 326 – ex 6), che segue il tracciato della seggiovia fino ad un bivio nei pressi della casa delle guardie dell’Azienda Faunistica Val Belvio-Barbellino. Qui troviamo il segnavia n. 301 GVO – Gran Via delle Orobie (ex 6) e prendiamo a destra in piano. Percorriamo circa un chilometro attraversando il vallone della Sciüca. Subito un deciso strappetto, poi un tratto meno faticoso, durante il quale passiamo accanto ad una grotta, che l’inizio di una piccola miniera abbandonata.
Proseguiamo e ad un certo punto, a quota 1995, già in vista di Malga Magnola e dell’omonima valle, prendiamo a sinistra dove il segnavia 330 (ex 15) indica di salire ripidamente (più avanti c’è un altro sentiero più faticoso). Saliamo con ripidi tornanti, superando tutto d’un fiato circa duecento metri di dislivello sull’assolato versante prativo del Dosso Pasò. Quando il cammino diviene meno ripido ci appare, ma ancora abbastanza lontano, il bivacco.
Iniziamo quindi una traversata a mezza costa fino a pervenire allo sperone roccioso davanti al quale sorge il Bivacco Aprica. Lungo tutto il cammino abbiamo potuto ammirare uno splendido panorama sui monti circostanti e sul sottostante lago Belviso, chiuso a valle dalla diga di Frera. Tempo occorrente per superare i circa 340 metri di dislivello: h. 1.15 – 1.30.
Questa confortevole capanna in muratura, intelligentemente ricavata dalla sistemazione di una vecchia baita diroccata, costituisce un punto d'appoggio favorevolissimo per chi voglia gustare i delicati panorami delle montagne orobiche che coronano la Val Belviso.
Le possibilità che, dal Bivacco Aprica, si prospettano all'escursionista sono molteplici, prima fra tutte la salita alla Bocchetta dell’Aquila e alla cima del Pasò. Le altre ascese sono di difficoltà estremamente diversificata e di impegno fisico per ogni età e preparazione, non solo per quanto riguarda i trekking prettamente estivi, ma anche in relazione alle potenzialità sci-alpinistiche della zona.

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