Rifugio Capanna Luigi Mambretti

In Val di Caronno, sopra la diga di Scais a quota 2004 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
Piana di Agneda (m 1275)

Arrivo :
Rifugio Luigi Mambretti (m 2004)
Dislivello Complessivo :
m 776
Tempo di percorrenza :
2 h : 30 min
Elementi di interesse :
Diga di Scais, val Vedello e miniere di Uranio, le più alte cime delle Alpi Orobie
Itinerario Sintetico :
1 Agneda (m 1228) - 2 Lago di Scais, casa dei guardiani (m 1503) - 3 Case di Scais (m 1547) - 4 Alpe Caronno (m 1610) - 5 Capanna Mambretti (m 2004)
Bellezza ( 4 / 5 )
Fatica ( 3 / 5 )
Pericolosità ( 2 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.079998° N 9.952820° E
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DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: E. Minotti

La capanna Mambretti è un rifugio non custodito situato a quota 2004 m. in Val Caronno, di fronte al gruppo Scais-Redorta. Questa valle si raggiunge dalla S.S. 38. Appena superata la città di Sondrio facendo un po' di attenzione si noterà la deviazione per Piateda, paesino situato all'imbocco della Val D'Ambria. Si risale il fondo valle per una dozzina di Km sino alla località di Vedello, dove si svolta a sinistra seguendo per Agneda. In breve si raggiunge l'omonima piana (m.1228) al termine della quale è possibile parcheggiare l'auto lungo i bordi della strada. Attenzione, da qui il transito in auto è consentito alle sole persone autorizzate (un permesso è acquistabile a Piateda). Chi decidesse di intraprendere l'escursione in una tarda primavera potrebbe notare subito il magnifico spettacolo di una cascata che conclude il suo salto nella voragine scavata dentro l'accumulo nevoso di una slavina. La attraversiamo per raggiungere una stretta stradina col fondo di cemento che tra pini e larici sale con una serie di tornanti, fino ad un ponticello in muratura da cui è possibile osservare una bella formazione di “Marmitte dei giganti”. Da qui un agevole sentiero ci permette di raggiungere la casa dei guardiani presso il muro della diga del lago di Scais (m.1503). Si apre alla nostra vista la bella e verdeggiante conca occupata dalle acque del lago sulla cui superfice si specchia la Cima Soliva. Alla nostra destra verso Sud la Valle di Vedello e verso Est a sinistra della Cima Soliva, l'imbocco della Val di Caronno parzialmente nascosta dal motto che dovremo risalire. Percorriamo pochi metri ed ecco una breve galleria, forse costruita appositamente per le slavine, visto che in stagioni particolarmente nevose il sentiero che fiancheggia il lato orografico destro del lago è invaso dai resti di numerosi smottamenti. La stessa galleria potrebbe essere coperta dal “vendü“ come nell'anno 2009. In quel caso tronchi e rami resero difficoltoso il sentiero, normalmente più che agevole, per raggiungere le Case di Scais (m.1547).

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