Rifugio Locanda Risorgimento o Locanda di Codera

In Val Codera a quota 830 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
Frazione di Mezzolpiano (m 316)

Arrivo :
Rifugio Locanda Risorgimento o Locanda di Codera (m 850)
Dislivello Complessivo :
m 580
Tempo di percorrenza :
1 h
Elementi di interesse :

Itinerario Sintetico :

Bellezza ( 2 / 5 )
Fatica ( 2 / 5 )
Pericolosità ( 2 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.238049° N 9.472732° E
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DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: L. Bruseghini

Guardando da Novate Mezzola lo stretto intaglio che delimita l’inizio della Val Codera sembra impossibile che nella sua estensione superiore ci possano essere degli alpeggi, alcuni abitati anche tutto l’anno. Invece questa bella vallata alpina contrappone all’aspro imbocco, uno sviluppo pianeggiante con ampi pascoli e una corona finale di bellissime vette granitiche. Si tratta anche del tratto iniziale del famoso sentiero Roma che prosegue poi in Val Masino. L’accesso avviene dalla frazione di Mezzoalpiano (316 metri) situata nella parte alta del piccolo paese della Val Chiavenna, nei pressi di un ampio parcheggio. Il sentiero sale sulla destra idrografica molto rapidamente, grazie all’aiuto di numerosi tornanti e centinaia di gradini in pietra. Si è immersi in un ambiente singolare di vegetazione mediterranea, dovuto al fatto di essere esposto a sud ed essere al riparo dalle gelide correnti invernali da nord. Man mano che si guadagna quota compare verso meridione il lago di Novate dominato dal Monte Legnone che fa la guardia all’imbocco della Valtellina. La traccia non presenta particolari difficoltà, bisogna solamente prestare attenzione a dei brevi tratti un po’ esposti, protetti comunque da solidi ripari. La pista si fa meno dura quando raggiunge Avedee (790 metri 1:00 ora), primo nucleo abitato della vallata, molto caratteristico con le sue costruzioni tutte in pietra su cui spicca la piccola chiesetta a lato del sentiero. Ora il percorso si abbassa e si sviluppa anche all’interno di alcuni tunnel artificiali che lo proteggono dalle pietre e dalle slavine che cadono dai ripidi costoni superiori.

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