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Rifugio ViolaIn alta Val Viola Bormina a quota 2314 metri![]() Arnoga (m 1880) / Parcheggio val Viola (m 2070) Arrivo : Rifugio Viola (m 2314) Dislivello Complessivo : m 450 / m 270 Tempo di percorrenza : 2 h : 30 min Elementi di interesse : lago Viola - corno Dosdè passo di val Viola Itinerario Sintetico : 1 Arnoga (m 1880) - 2 alpe Dosdè (m 2129) - 3 Rifugio Viola (m 2314) Bellezza ( 2 / 5 )
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Fatica ( 2 / 5 )
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Pericolosità ( 1 / 5 )
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() MAPPA![]() ![]() (il file è disponibile solo per gli Utenti registrati) GALLERIA IMMAGINIDESCRIZIONE DELL'ESCURSIONEPunto di partenza per questa escursione è l'abitato di Arnoga (metri 1880 circa), raggiungibile lungo la Strada Statale 301 che sale verso il Passo del Foscagno e che di lì conduce poi a Livigno. Nei pressi dell'ampio tornante, ove vi è anche un ristorante, incontriamo la deviazione per la Val Viola Bormina e la seguiamo, prestando attenzione ad imboccare la sterrata che corre pianeggiante verso destra. Per chi volesse percorrere a piedi l'intero itinerario segnaliamo la possibilità di parcheggiare l'auto scendendo a sinistra dove, pochi metri oltre il bivio, vi è un modesto parcheggio. In effetti questa sterrata prosegue costeggiando il torrente Viola Bormina sino all'Alpe Campo, poi risale sino al Passo di Verva e di qui porta in Val Grosina (rifugio Falck). Sterrata che però negli ultimi anni raramente è aperta al transito. La nostra carrozzabile si addentra sempre in direzione Sud-Ovest per un totale di circa 8 km, anche se solo poco più di 4 km sono aperti al transito di mezzi a motore; d'estate è vietato il traffico lungo tutto il percorso. Dopo circa 1.8 km incontriamo un primo bivio dove proseguiamo a destra. Al km 3.3 incontriamo una deviazione che permette di inoltrarsi in Val Vallaccia (variante del Sentiero Italia che passa poi nei pressi di Trepalle), noi la lasciamo sulla destra. Un ultima deviazione per la quale occorre prestare la dovuta attenzione è al km 4: seguiamo la via di destra e siamo in breve al parcheggio in località Altumeira (m 2116). D'ora in poi comincia l'escursione a piedi, sempre per l'ottima stradetta, adatta a tutti, che ci conduce in circa 1 ora al rifugio. Ad un certo punto del cammino una seconda strada si stacca dalla nostra e scende verso sinistra sino a raggiungere la già visibile Alpe Dosdè (m 2129) nella parte bassa della vallata, laddove corre il torrente Bormina. Proseguendo su questo sentiero, che coincide con il Sentiero Italia, si giunge in Val Cantone di Dosdè al bivacco Caldarini e più avanti al rifugio Capanna Dosdè. Nel caso la strada da Arnoga fosse chiusa al traffico il tempo totale sale a circa 3 ore. Ecco un percorso alternativo che potremmo seguire (antico tracciato): poco dopo l'inizio del nostro cammino, ad un bivio, ignoriamo la strada per l'Alpe Campo e prendiamo a sinistra. Proseguiamo verso il fondovalle in vista del torrente Viola Bormina fino ad una radura dove troviamo a sinistra un sentiero che sale alle baite di Verva ed al successivo passo. Proseguiamo invece diritti, passiamo le baite di Crapena (m 1929) e proseguiamo nel bosco fino ad un ponte dove parte il sentiero per le baite Orsa. Noi invece continuiamo lungo il torrente. Passato un altro ponte, superiamo il bivio per Caricci ed iniziamo a salire con vari tornanti fino ad un dosso ove lo sguardo si apre sull'Alpe Dosdè e sui ghiacciai della vedretta omonima. Da qui, ignorato il sentiero di sinistra per il Passo Dosdè, continuiamo risalendo per un costone erboso. La valle ora si restringe e il percorso diventa pietroso. Senza difficoltà raggiungiamo due laghetti posti a quota 2258. Verso nord troviamo il sentiero per il lago di Val Viola che ignoriamo e proseguiamo fino ad una valletta erbosa oltre la quale vi è un altro laghetto. Siamo giunti così all'ex caserma e ora rifugio meta della nostra escursione. Esso e' situato in un ambiente di rara bellezza sia paesaggistica che naturalistica. I numerosi laghetti alpini che si adagiano nell'ampia conca di origine glaciale (di cui il maggiore e piu' conosciuto e' quel bellissimo lago di sbarramento morenico noto come Lago Viola, ricco di trote) costituiscono senza dubbio il principale elemento geomorfologico che caratterizza l'alta Val Viola. Ottima è anche l'ipotesi di percorrere l'intera vallata in mountain-bike. VEDI ANCHEAPPROFONDIMENTICOMMENTI |
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