Rifugio Baita Saffratti

in Valle del Livrio a quota 1310 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
Rifugio Baita Saffratti (m 1310)

Arrivo :
Rifugio Baita Saffratti (m 1310)
Dislivello Complessivo :
raggiungibile in auto
Tempo di percorrenza :

Elementi di interesse :

Itinerario Sintetico :

Bellezza ( 2 / 5 )
Fatica ( 1 / 5 )
Pericolosità ( 1 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.119453° N 9.837140° E

GALLERIA IMMAGINI

DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: R. Moiola - D. Discacciati

Il rifugio Baita Saffratti si trova nella Valle del Livrio, presso l’alpeggio di San Salvatore. Partiamo da Albosaggia, che si incontra uscendo verso sud dalla tangenziale di Sondrio. Passata l’Adda, prendiamo subito a sinistra in salita (cartello indicatore S. Salvatore) e al primo bivio a destra, per la frazione Centro. Qui giunti, lasciamo la carrozzabile, che prosegue ampia verso i Campelli, e prendiamo a destra in discesa per alcuni metri (via Torre), passando il torrente e risalendo subito a sinistra su una stradina, in direzione di alcune case. Essa, stretta ma ben asfaltata, sale tra i castagni e porta a S. Antonio (dove troviamo sulla sinistra, dopo circa 5 km, una bella chiesetta, attualmente in fase di restauro), e successivamente alla frazione di Cantone (m. 1000 circa). A questo punto troviamo sulla destra il sentiero che sale al Lago del Publino e al rifugio Caprari; lo ignoriamo e proseguiamo sulla strada. Dopo un po’ l’asfalto termina ed è sostituito da un fondo cementato. Qui inizia l’ultimo tratto, abbastanza ripido, nel quale è preferibile proseguire con un mezzo 4x4, anche se sovente si incontrano altri mezzi che arrancano lungo questi ultimi 2 km che portano a S. Salvatore e quindi al rifugio stesso (prestare attenzione d’inverno, perchè il manto stradale risulta ghiacciato, essendo in ombra). Uscendo dal bosco e risbucando al sole, ci troviamo ad un bivio, dove, proseguendo sulla sinistra, ci alziamo ancora un poco, grazie agli ultimi tornanti, se coltiviamo l'ambizioso progetto di arrivare poi a piedi in fondo alla Valle del Livrio (in particolare al lago Publino e al rifugio Caprari); prendendo in discesa sulla destra, invece, raggiungiamo il nostro rifugio: già intravediamo, infatti, tra gli alberi la bianca chiesetta che si trova accanto al rifugio a significare che non restano che pochi minuti per una meta non proprio da escursionista.

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