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Il PiazzoPercorso misto sopra Gerola Alta
Partenza :
Gerola Alta (m 1050) (è possibile raggiungere Laveggiolo in automobile) Percorso : Laveggiolo (m 1471) – casera (m 1865) – monte Piazzo (m 2269) Lunghezza Percorso : ND Tempo di percorrenza : 2 ore e un quarto per raggiungere la cima da Gerola (ultimo tratto senza mtb) Dislivello Complessivo : Ca. m 1200 Tipo di fondo : ND Elementi di Interesse : ND GALLERIA IMMAGINIDESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE PosteggioGerola (m 1050). Chi arriva in macchina fino a Laveggiolo può parcheggiare nei pressi dell'edicola del parco delle Orobie Valtellinesi. SalitaImboccare la stradina che sale a Castello e Laveggiolo: si trova sulla destra, all’uscita dal paese, appena prima del cimitero. Seguire la strada asfaltata fino al bivio per Castello: ignorare la deviazione e proseguire sulla strada, dal fondo ora sterrato. In corrispondenza del tornante sinistrorso si stacca, sulla destra, una pista secondaria che porta alla località di S. Giovanni. Ignorare anche questa seconda deviazione e proseguire fino a raggiungere la frazione di Laveggiolo (m 1471), dopo circa 30/40 minuti di pedalata. Seguire fino all’imbocco della valle la pista che prosegue oltre il paese, in direzione della val Vedrano, ma è chiusa al traffico veicolare. Svoltare a sinistra ed attraversare il torrente per proseguire sul suo lato opposto. Superata la baita a m 1725, affrontare alcuni tornanti, prima di raggiungere lo spiazzo dove si trova la casera quotata m 1865 e dove la pista termina. Raggiungere la vetta a piediLasciare la bicicletta alla fine della pista e imboccare il sentierino che prosegue in direzione sud-est, per aggirare il dosso che scende, in direzione nord-est, proprio dal Piazzo. Dopo aver oltrepassato alcune barriere paravalanghe, dove è segnalata l’indicazione per il rifugio Trona, prestare molta attenzione per individuare la scritta “Piaz” che indica la direzione verso la cima. Questa si trova più o meno sul filo del dosso, su un sasso alla destra del sentiero, affiancata da un segnavia bianco-rosso-bianco (che si distingue, quindi, da alcuni precedenti, nei classici colori rosso-bianco-rosso). Da qui lasciare il sentierino per cominciare la salita che segue la cresta di sud-est. Inizialmente puntare in direzione del grande traliccio dell’energia elettrica. Passare sotto il traliccio e, dopo un tratto quasi pianeggiante, riprendere la salita, sempre sul filo del dosso, fino a raggiungere un secondo grande traliccio. Da qui ha inizio l’ultimo tratto della salita, in direzione della croce, già visibile. La croce non è proprio sulla cima, ma leggermente più in basso: per raggiungere la sommità del monte Piazzo (m 2269) è necessario qualche minuto di ulteriore cammino. DiscesaRitornare alla bicicletta e scendere fino a Laveggiolo per la via di salita. Dopo il primo tornante destrorso che si incontra scendendo da Laveggiolo, imboccare la deviazione segnalata, sulla sinistra, per la frazione di Case di Sopra: una pista sterrata porta alla frazione dove termina, in corrispondenza di una chiesetta e di un lavatoio (m 1298). Proprio dalla chiesetta parte un sentierino, non troppo ripido e con fondo abbastanza regolare, che scende alla sottostante frazione di Ravizze (m 1209). Nei pressi di una nuova chiesetta imboccare la carrozzabile che riporta, dopo 2 chilometri e mezzo e qualche tornante, alla statale della val Gerola, alternando il fondo asfaltato a quello sterrato. Ritornati sulla statale, pedalare poco più di 2 chilometri fino a Gerola. NoteL'escursione al monte Piazzo è gradevole anche se condotta interamente a piedi. In questo caso, con partenza da Laveggiolo, si raggiunge la cima in 2 ore ca. di cammino, affrontando un dislivello approssimativo di 800 m. Vedi la scheda approfondita di Massimo Dei Cas COMMENTILASCIA IL TUO COMMENTO |
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