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Anello Faedo - AlbosaggiaAnello sul versante orobico sopra Faedo ed Albosaggia
Partenza :
Faedo, frazione del Piano (m 305) Percorso : Faedo Piano (m 305) - Gaggi (m 777) - Giugni (m 804) - Mantegone (m 1042) - Paganoni (m 958) - Moia (m 409) Lunghezza Percorso : Tempo di percorrenza : 2 h/2h 45m/2h 30m Dislivello Complessivo : m 780 Tipo di fondo : asfalto e strada sterrata Elementi di Interesse : GALLERIA IMMAGINIDESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE PosteggioPresso la frazione del Piano, raggiungibile staccandosi dalla tangenziale di Sondrio all’altezza dell’ultimo svincolo (direzione Tirano), a destra, appena prima del passaggio a livello in corrispondenza del quale essa termina. Imboccare poi il ponte sull’Adda e la strada che procede in direzione di Boffetto e Piateda. Prendere la prima deviazione a destra e parcheggiare presso le case del Piano. SalitaSalire lungo la strada che raggiunge, prima di S. Carlo, le frazioni di Feruda, Ronchi e Scenini. Da S. Carlo prendere come riferimento il lavatoio che si trova sulla strada, a monte della chiesa: pochi metri più avanti svoltare a sinistra e pedalare fino a raggiungere e superare la partenza dell’antica mulattiera per San Bernardo. Poco più avanti, sulla sinistra, imboccare la pista in terra battuta, anch’essa diretta a San Bernardo. Dopo un lungo tratto verso sud-ovest, la pista piega a sinistra (sud-est), alla volta del nucleo di baite di Gaggi (m 777). Proseguire verso ovest-sud-ovest, passando a monte delle baite di Ca’ dei Giugni (m 804). Al bivio prendere a sinistra (direzione sud-est) e risalire di alcuni tornanti fino all’antica chiesetta di San Bernardo. Per raggiungere il punto più alto dell’anello bisogna passare dal territorio di Faedo a quello di Albosaggia effettuando una breve traversata (circa 800 metri) verso ovest, alla volta del maggengo gemello di San Giacomo, dove si trova una seconda chiesetta. DiscesaA monte della chiesa si trovano le numerose baite del maggengo, a valle delle baite passa la pista, da seguire verso ovest per iniziare la discesa, che può essere effettuata con tre varianti. Variante 1: la più breveImboccare la strada asfaltata che da San Giacomo effettua la traversata fino ad intercettare la strada Albosaggia-Campelli e che, lasciate alle spalle le baite di San Giacomo, passa a valle delle baite del vicino maggengo di Mantegone (m 1042) . Oltrepassare Mantegone e seguire la strada effettuando un tornante destrorso ed uno sinistrorso. Poco oltre quest’ultimo tornante prestare attenzione sulla destra alla deviazione segnalata da un cartello di legno posto sul tronco di un albero, che segnala il maggengo di Paganoni. Lasciare la strada asfaltata e scendere, verso destra, ai prati di Paganoni, passando a monte delle baite (m 958). Oltrepassare anche Paganoni e proseguire verso est-nord-est: la pista passa per le baite Bonetti e, attraversata la vallecola del torrente Orsenigo, riporta al bivio sopra Gaggi: ripercorrere quindi a ritroso la strada già percorsa in salita fino a tornare alla frazione del Piano. Variante 2: la più lungaProseguire sulla strada senza alcuna deviazione, attraversare il torrente Marzigogna e scendere ad intercettare la strada che, dal centro di Albosaggia, sale verso l’alpeggio di Campelli. Seguirla, oltrepassare il centro di Albosaggia e proseguire fino alla frazione del Porto. Attraversare il ponte sull’Adda, entrare in Sondrio, percorrere via Vanoni, piegare a destra, percorrere via Tonale fino all’edificio del Liceo Ginnasio “G. Piazzi”, oltre il quale svoltare a destra in via Samaden, fino alle rampe da e per la tangenziale di Sondrio. Proseguire diritti, passando sotto il ponte del viadotto e proseguendo verso sinistra. Deviare proseguendo sulla destra e seguendo una pista sterrata. Dopo aver attraversato alcuni campi, fiancheggiare la riserva naturale del bosco dei Bordighi. La pista sterrata conduce, alla fine, alla frazione del Piano di Faedo. Variante 3Nella discesa dalla chiesa di Albosaggia al Porto imboccare, sulla destra, la strada che, dopo una breve salita, conduce alla Moia (m 409). Proseguire verso est, prendendo, ad un bivio, la strada che scende leggermente, fino a congiungersi con quella che dal Piano sale verso Faedo. L’ultima breve discesa riporta all’automobile.Vedi la scheda approfondita di Massimo Dei Cas COMMENTILASCIA IL TUO COMMENTO |
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