Pulpito Val Mezzola

Abbandoniamo la strada statale 38 dello Stelvio ad Ardenno e seguiamo le indicazioni per la Val Masino (ex S.S. 404). Lasciamo la macchina nell’ampio parcheggio di S.Martino (m. 923) e, in 20’ a piedi o in 5’ utilizzando il pulimno-navetta, raggiungiamo l’'osteria Gatto Rosso (m. 1040) all’'inizio della Val di Mello. Da qui, sulla mulattiera, continuiamo verso il fondo della valle, dove già possiamo ammirare il Monte Disgrazia. In breve raggiungiamo le baite di Ca’ di Carna (m. 1076). Addentrandoci fra queste, nei pressi di un abbeveratoio ed un vecchio carretto, prendiamo il sentiero che, dietro un grande albero con il tronco quadripartito, costeggia un muretto e sale gradualmente verso S. Tralasciamo invece il sentiero di fondovalle che prosegue da O a E in falsopiano. La traccia non è sempre ben visibile, ma qualche rado ometto ci aiuta a seguirla. Raggiungiamo così una dorsale affacciata sul torrente. Ora la traccia è del tutto scomparsa. Mantenendoci all’incirca su questa dorsale, facendoci largo fra la vegetazione e gli alberi caduti, saliamo fino a due grandi massi: il primo riporta una “M” in giallo e una freccia in blu, mentre il secondo riporta un bollo in blu. E’ importante memorizzarli bene per la discesa. Il sentiero torna ad essere un po’ evidente, ma poi scompare nuovamente, nascosto dalla vegetazione. Effettuiamo quindi una traversata verso sinistra, al di sotto di una placca erbosa, e poi continuiamo in leggera salita. Arriviamo ad un primo pulpito roccioso che si affaccia su Ca’ di Carna. Continuiamo a salire, ne raggiungiamo un secondo ed infine, di poco sulla sinistra del sentiero, dietro ad un larice, sbuchiamo sul terzo pulpito, la nostra meta (m. 1360 ca.; 2h ca.).
La roccia di granito sulla quale stiamo è letteralmente “sospesa” nel vuoto e ci offre un magnifico panorama su quasi tutto il fondovalle e sul versante opposto della Val di Mello, il così detto “versante del sole” dove si cimentano i climbers. Proseguendo a salire lungo il sentiero si entrerebbe nella zona di riserva integrale, il cui accesso è però vietato. Noi facciamo ritorno al Gatto Rosso o a S.Martino ripercorrendo la stessa via di salita.