Da Morbegno sulla S.S. 38 dello Stelvio andando in direzione di Sondrio, subito dopo il ponte sul torrente Tartano, deviamo a destra e pochi metri dopo, seguendo le indicazioni per Tartano, ancora a destra. Raggiunto il principale paese della valle, proseguiamo sulla sinistra per la Val Lunga sino alla frazione di Pila (m. 1312), identificabile per l'evidente campanile.
Posteggiamo lautomobile appena prima della galleria e prendiamo, sul lato sinistro della strada, il sentierino che sale all'alpeggio del Gerlo. Ci incamminiamo lungo questo, inoltrandoci così nella valle del Gerlo. Dopo numerosi tornanti, con un traverso verso destra, ci portiamo nel solco principale della valle, dove attraversiamo verso destra il torrente del Gerlo. Riprendiamo quindi a salire e presto arriviamo ai margini di un lungo dosso di prati dove sorge una baita (m. 1735). Guardando in direzione E, da destra distinguiamo il pizzo della Scala, il passo ed il monte Moro, il monte Gavet ed il dosso Tacher. Rimanendo sempre sotto il margine dei prati, deviamo a sinistra ed attraversiamo una fascia di radi larici, per poi raggiungere il limite inferiore dellalpe del Gerlo (m. 1897), dove troviamo sei baite. Alle spalle di queste, continuiamo a salire il ripido versante a pascolo. Durante la salita passiamo altre baite ed il recinto delle baita Matarone (m. 2215). Guardando verso E, vediamo il crinale che congiunge il pizzo Gerlo, a sinistra (m. 2470), al monte Seleron, a destra (m. 2519). Guardando a monte, in direzione del crinale Val Tartano-Valmadre, prendiamo il sentiero che, segnato da alcuni ometti, raggiunge il dosso che separa lalpe del Gerlo dallalpe Canale. La traversata ci porta alla parte alta dellalpe Canale, dove qualche decina di metri a monte di una baita, ricominciamo a salire, piegando leggermente a sinistra. Risaliamo l'ampio canalone erboso, poi pieghiamo a destra e raggiungiamo la bocchetta di Cogola (m. 2410; 3h e 30 da Pila), posizionata a sinistra di una modesta cima senza nome. Il valico immette nella Val di Cògola, laterale della Val Madre, ma sulle carte non è nominato. Siamo proprio sul crinale meridionale del Monte Seleron (m. 2519), il più alto della Val Tartano (la Cima Valloci è 2510 metri). Guardando dietro al M.Seleron, vediamo prima il Pizzo Gerlo (m. 2470) e poi il Pizzo Torrenzuolo (m. 2376). Seguendo il crinale verso destra, raggiungiamo in breve la cima erbosa del Monte Seleron (m. 2519; 4 ore circa di cammino da Pila).
Guardando in direzione N, da sinistra a destra, abbiamo unampissima panoramica sulle Alpi Retiche della Bassa e Media Valtellina: dalle cime della Costiera dei Cech, al gruppo della Valmasino, alla testata della Valmalenco, al gruppo dello Scalino e altri. Sempre a N, ma proprio sotto di noi, vediamo lampia conca del lago di Bernasca ed il Rifugio omonimo (m. 2039). Guardando verso S, a sinistra vediamo la parte alta della Val Madre, mentre a destra la Val Lunga, e sul crinale tra queste la Cima Valloci (m. 2510). Facciamo ritorno a Pila per la stessa via percorsa in salita.