La
Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio è collocata nel centro
della città di Sondrio ed è una delle più antiche
della Valtellina. Venne edificata nel XI secolo è già nel
XII secolo era collegiata.
Nel 1325 venne ricompresa tra le mura erette per difendere la città
dagli attacchi dei ghibellini comaschi. Adiacente ad essa si trovava il
camposanto da cui ha tratto il nome l'attuale Piazza Campello in cui è
collocata. La zona in cui sorge era un'area limitrofa della città
che nel corso degli anni ebbe un notevole sviluppo urbanistico: infatti
qui sorgeranno la casa arcipretale, la sede del Governatore Grigione (ora
Palazzo Comunale) e altri edifici sacri non più esistenti.
La collegiata ha subito diverse modifiche fino ad essere completamente
rinnovata nel suo aspetto originario. Nel 1727 il valtellinese Pietro
Ligari presentò un progetto che prevedeva l'ampliamento della navata
e la completa ristrutturazione della zona presbiteriale con lo scopo di
rendere la chiesa più spaziosa. Tuttavia, a causa delle ingenti
spese sostenute per fare fronte alle frequenti inondazioni del torrente
Mallero, il progetto presentato dal Ligari venne attuato solo nell'aula;
il presbiterio venne costruito nel 1797 dall'Architetto Pietro Taglioretti
secondo uno stile neoclassico che poco si accorda con la navata barocca.
Anche la facciata venne ricostruita nel 1838 dall'ingegnere Giuseppe Sertoli
sostituendo definitivamente quella ideata dal Ligari. Copia dei disegni
del progetto originale del Ligari sono fortunatamente conservati presso
il Museo Civico di Sondrio.
Anche per il campanile, sorto in epoca successiva e separato dalla collegiata,
Pietro Ligari predispose un progetto che prevedeva una costruzione in
perfetto stile cinquecentesco ritenuta tuttavia troppo onerosa per la
comunità sondriese. Al primo progetto ne seguirono altri meno fastosi
che però non vennero mai realizzati. Alla fine, le notevoli ristrettezze
economiche in cui versava la città portarono alla costruzione del
campanile sulla base del progetto predisposto dal capomastro ticinese
Giacomo Cometti che si era già occupato di sovrintendere i lavori
di costruzione della chiesa. Tuttavia il progetto non venne mai interamente
attuato perhé ritenuto anch'esso troppo costoso. Quando nel 1756
il Cometti morì, il campanile non era ancora stato ultimato, restò
quindi privo del coronamento superiore.
All'interno della collegiata sono conservati numerosi dipinti tra i quali
tre pregevoli opere di Pietro Ligari considerato uno dei maggiori artisti
valtellinesi.
All'ingresso della collegiata è collocata l'urna che contiene le
reliquie dell'arciprete Nicolò Rusca (1563-1618) martirizzato a
Thusis (Svizzera) e per il quale è in corso il processo di beatificazione.
Sopra l'urna è appeso un ritratto che ritrae l'arciprete, eseguito
nel 1852 dal sondriese Antonio Caimi.
Lungo la navata, costituita da un'unica grande aula, sono collocati sei
altari progettati da Pietro Ligari, realizzati con marmi policromi pregiati
e decorati con materiali vari secondo un perfetto stile di arredo ecclesiastico.
Al termine della navata degli scalini conducono al presbiterio dove sono
collocate le statue dei Santi Gervasio, Protasio e Pietro oltre all'altare
a tempietto realizzato nel 1827 dai bergamaschi Antonio Galletti e Giovan
Battista Navi.
Infine alle spalle dell'altare è collocato il coro, pregevole opera
lignea intagliata tra il 1701 e il 1705 con motivi raffiguranti scene
dell'antico testamento.
Sulla sommità della copertura del presbiterio, illuminato dalla
luce del sole, è stato posto un Cristo in croce quasi a vegliare
l'intera comunità.
Trovandosi nel centro della città di Sondrio
la collegiata può essere un importante punto di partenza per una
visita alle principali bellezze della città tra le quali Palazzo
Sertoli e il Castello Masegra.
|