Sulla costiera solatia dei "cech",
in località Mello, è stato edificato il Castello di Domofole
in un'epoca non ben definita, probabilmente intorno al 1100.
Utilizzato come presidio dei feudatari del Vescovo di Como, nel corso
degli anni è stato oggetto di distruzioni e ricostruzioni da parte
di guelfi e grigioni.
Oggi sono pertanto visibili soltanto la torre centrale, parte del muro
di cinta e parte delle Chiese edificate nelle sue vicinanze.
La torre, avente pianta quadrangolare, possiede spessi muri di pietre
squadrate con un'intercapedine riempita di malta e pietre, il suo interno
veniva illuminato grazie alla presenza di numerose finestre e feritoie.
Curiose sono le leggende fiorite attorno al castello,
si narra di
una principessa, figlia della regina Teodolinda, che, accusata di infedeltà
venne rinchiusa nel castello. Da qui il curioso nome che gli abitanti
del luogo hanno dato al Castello: "Castello
della Regina Teodolinda".
Si narra poi dello spirito della "dama bianca" che di notte
vaga, di bianco vestita, nei sotterranei del castello.
Per approfondire si rimanda ad un recente libro (2005) presentato da Rita
Pezzola, ricercatrice presso l'Università di Pavia e studiosa locale:
"Uno sguardo dal castello di Domofole. Materiali e riflessioni per
una storia della bassa Valtellina del medioevo"
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