Itinerario botanico al Palù

L’itinerario botanico al Palù è stato realizzato negli ultimi anni dal Servizio volontario di Vigilanza ecologica della Comunità Montana Valtellina di Sondrio e segnala le numerose specie arboree e floreali che si incontrano durante i diversi percorsi che da San Giuseppe (m. 1433) portano al lago Palù (m. 1921), il più grande lago alpino della Valmalenco. Il percorso che segue è uno dei tanti possibili. Partiamo dalla stazione della seggiovia della località Prati Predana che si trova a circa 350 m partendo da San Giuseppe in direzione di Chiareggio. Proseguiamo in salita su di una strada sterrata, trascurando le deviazioni a sinistra. Passato il bosco di conifere, sbuchiamo quindi al maggengo I Barchi (m. 1738) dove troviamo il ristoro omonimo e dove la strada sterrata finisce. Nella stagione estiva, i Barchi sono raggiungibili anche in automobile. Continuiamo a salire lungo la pista di sci, poi, dopo 100 metri circa, prendiamo la seconda deviazione a sinistra seguendo le indicazioni per “Monte Motta – Lago Palù”. Raggiungiamo il lago e lo aggiriamo proseguendo a destra fino a quando incontriamo i segnali gialli dell’itinerario botanico che ci guidano all’Alpe Roggione (m. 2007) da dove, in pochi minuti, scendiamo al Rifugio Lago Palù (m. 1952). Ci troviamo ora nello stesso punto da dove abbiamo iniziato il giro attorno al lago. Anziché scendere per lo stesso percorso di salita, scegliamo di passare per le località Barchetto e Paluetto. Dall'incrocio in cui ci troviamo, saliamo di poco e incontriamo un bivio dove prendiamo a destra e cominciamo la discesa che ci porta prima all’Alpe Zocca (m. 1834) e poi al maggengo del Barchetto (m. 1797). Da qui, seguendo una mulattiera, potremmo tornare ai Barchi e ricollegarci all’itinerario fatto per salire, ma noi seguiamo i segnavia rossi e prendiamo il sentiero poco più a destra della mulattiera che costeggia il muro a secco al limite dei prati. Scendiamo per un fitto bosco e raggiungiamo la località Paluetto (m. 1622), da dove, proseguendo sulla sterrata, raggiungiamo in breve San Giuseppe (m. 1433).