Rifugio Antonio Omio

In Val Ligoncio - Valle dell'Oro a quota 2100 metri
mappamondo stilizzato Partenza :
Bagni di Masino (m 1172)

Arrivo :
Rifugio Antonio Omio (m 2100)
Dislivello Complessivo :
m 928
Tempo di percorrenza :
2 h : 30 min
Elementi di interesse :

Itinerario Sintetico :

Bellezza ( 3 / 5 )
Fatica ( 2 / 5 )
Pericolosità ( 2 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.249714° N 9.567819° E
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DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: R. Moiola

Il rifugio, in Valle dell'Oro, è raggiungibile partendo dai Bagni del Masino, antica sede termale tuttora amata dai turisti, posta a 1172 metri di quota nel comune di Valmasino. (S.Martino). Per accedere innanzitutto sin qui occorre risalire per intero la Valmasino sino a giungere a S.Martino, ultimo abitato, e da qui svoltati a sinistra, si raggiungono i Bagni dopo un totale di 14 km da Ardenno. Parcheggiata l'automobile comincia l'escursione a piedi. Il primo tratto lo si percorre in un fresco ma ripido bosco di abeti e faggi fino a raggiungere, dopo un'ora, gli ampi spazi del pascolo che da Maggio ospita capre e mucche dei contadini della zona. Dopo poco si comincia a scorgere la sagoma del rifugio e lo si raggiunge respirando l'aria fresca dell'alpeggio della Valle dell'Oro e godendo della vista magnifica delle cime che ad arco lo circondano: si possono distinguere da occidente le Punte Fiorelli e Medaccio, il Pizzo Ligoncio (m. 3033) e la Punta Sfinge (m. 2800), verso nord il Pizzo dell'Oro (m. 2714), la Punta Milano (m. 2610) e la Costiera del Barbacan; ad oriente il Monte Boris (m. 2497) e più lontano la Cima di Cavalcorto (m. 2765). La sagoma del Disgrazia e la sua cima (m. 3676) in lontananza allietano la vista degli alpinisti. Guardando in basso, invece, si scorge la strada che porta ai bagni e parte dell'abitato di S.Martino; sullo sfondo più a sud la catena delle Alpi Orobie. Esso è dedicato ad Antonio Omio che nel settembre del 1935 perì insieme ad altri 5 escursionisti durante un'escursione a Punta Rasica. Due anni dopo sorse il rifugio... Il tempo di percorrenza è calcolato in circa due ore di cammino. Il rifugio è stato recentemente ampliato: nel 1997 nella parte anteriore con la costruzione di un balcone con una splendida tettoia, nel 2002 altre importanti modifiche lo hanno reso perfettamente accogliente dopo 65 anni dalla sua costruzione. Accanto al rifugio c'è il bivacco S.Saglio che serve da locale invernale. Esso è punto di partenza opzionale per chi vuole percorrere il sentiero Roma tralasciando il tratto che passa in Val Codera. Importante e prestigiosa vetrina sportiva, che passa davanti al rifugio nel mese di Agosto, è il "trofeo Kima", una corsa lunga 48 km attraverso il sentiero Roma, dedicata alla guida Pierangelo Marchetti.

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